La Garfagnana EPIC sulla prima pagina de L’Aringo
Per due giorni Gallicano è stato “Epico” grazie al nostro concittadino Daniele Saisi che si è inventato un nuovo modo di salire alle cronache garfagnine per coniugare sport all’aria aperta e turismo, la terza edizione della Garfagnana Epic parte proprio da qui, dall’amore per il territorio e per lo sport, insinuando i nostri luoghi nel cuore di persone forestiere provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Questo nuovo modo di visibilità per Gallicano e per tutta la Garfagnana dovrebbe essere il leit motiv di tutti i garfagnini, il nostro territorio deve essere non solo visitato ma vissuto nel suo intimo per poter emergere in tutta la sua bellezza, in tutta la sua storia. 250 bikers hanno corso con la loro bici chilometri e chilometri su e giù per i nostri monti, hanno goduto dei nostri borghi, della nostra gente ospitale, hanno carpito l’anima di luoghi sconosciuti ai più, due giorni di emozioni e fatica dove lo sforzo si sottomette al cuore, dove la scintilla d’amore arriva diritta, dove lo sforzo non pare più tale. E oltre ai concorrenti della gara non competitiva c’erano numerosi accompagnatori che hanno potuto godere della nostra terra, del nostro paradiso, passeggiate, visite nei borghi per apprezzare una vita semplice e genuina, dal trekking all’alpinismo, dalle chiese agli scorci senza tempo, dall’ospitalità di bed end breakfast ai prodotti gastronomici eccellenti.
Questa corsa in bici non è solo un semplice sport per appassionati, è un vero e proprio mezzo per far conoscere la Valle, è amore e appartenenza per dare vita e portare vita qui da noi.
Grazie a Daniele e al suo staff la Garfagnana Epic sta crescendo di anno in anno immettendo linfa vitale nella valle, e vedere in quei volti stanchi, dopo la corsa, la luce della Garfagnana negli occhi, ripaga degli sforzi compiuti, sia dall’ organizzazione sia da tutte le associazioni e dagli enti pubblici che hanno creduto in questa manifestazione, che hanno investito e dovrebbero investire di più in eventi simili per una passione che diventi fondamento di un turismo consapevole.
Mancano ancora strutture ricettive, mancano ancora strade e ristori, ma è un inizio, dovremmo tutti credere di più nella vocazione turistica della Garfagnana, lo sforzo è far diventare la nostra Valle un fiore all’occhiello, sicuramente si potrà avere sviluppo e lavoro, si potrà un giorno dire che la natura ci ha regalato un immenso patrimonio e noi l’abbiamo amministrato in maniera egregia dando un futuro di speranza a chi verrà dopo di noi.
Grazie Daniele